venerdì 7 giugno 2013

GOLF TDI – Go-kart



Sono andato a ritirare la Vokswagen Golf alla stazione AVIS di Roma, C.so Francia.

Il personale é stato molto cortese e disponibile e la macchina, ovviamente, era pulita e si presentava bene. Una Golf TDI grigia metallizata.
Dopo una breve panoramica all’esterno, eccomi al posto guida. Gli interni sono scuri, razzionali e ordinati. La qualitá dei materiali é buona e il confort veramente soddifacente. Qui vorrei precisare che i sedili sono piú di impostazione duretta, quindi non ci si sente come in una poltrona da salotto, peró tengono bene e „la durezza” secondo me é quella giusta. A dispetto della categoria, ci si potrebbe affrontare viaggi anche piú lunghi, possibilmente non in 4 o 5 a causa dei bagagli. :) 
Il computer di bordo, mi fornisce le informazioni necessarie (devo ammettere peró che quello della Peugeot 5008 mi era piaciuto di piú), i comandi sono ben posizionati, mi ci sono subito ambientato. Eccomi finalmente sulle strade „della Capitale”. La Golf é molto buona per la cittá, si muove con agilitá e offre il confort di una berlina. Anche trovare parcheggio non é difficile. Io ero fortunato perché avevo un posto in un parcheggio in buona posizione. 
La macchina era praticamente nuova e si sentiva: i pneumatici ancora con un buon battistrada e la gomma morbida offrivano una tenuta veramente buona ed era piú difficile farli scivolare (non come nel caso della Quashqai** link **). Certo questo non vuole dire che non ci sia riuschito, :) anzi una volta con la pioggia appena iniziata, in una rotonda mi é bastato „abbusare di acceleratore e sterzo” per farla scodare (stranamente hanno „ceduto” prima le ruote posteriori). L’ESP non so se funzionava o meno, io un pulsante l’ho trovato ma non sentivo differenza e comunque „ho vinto” io. :) L’assetto mi é piaciuto molto, nonostante il confort offerto, la Golf vanta un assetto abbastanza rigido, buona tenuta di strada ed un rollio molto basso , anche nelle curve veloci. Non si scompone nemmeno con i continui spostamenti di carico: fare „lo scaldagomme” (stretto, piú o meno quello che rientra in poco piú di una corsia) é divertente. A 50-60 Km/h lo si puó fare in modo molto determinato e ci si sente incollati a terra. Facendo lo stesso a 90-100 Km/h si mettono un po’ in crisi  le gomme, e li si sente slittare ad ogni cambio di direzione. Tutto sommato l’auto non ondeggia e riprende facilmente aderenza, molto ben gestibile, comportamento che mi ha fatto venire in mente i go-kart. 
Il motore é un ottimo Turbo Diesel dinamico e facile da guidare. Si puo adottare sia lo stile di guida da limousine che una guida piú sportiva. Dolce e fluida ma scattante quando serve. Per esempio, una volta, uscendo da un parcheggio un gentile cittadino con una BMW X3 si era offeso perché la sua corsia era finita mentre la mia no e quindi si é visto costretto a gurdare il portellone del bagagliaio della Golf. A questo punto ha cercato di provocarmi e farmi vedere chi era il piú forte………beh…..  diciamo che non é riuscito a procurarsi nessun motivo di vanto. :).

La linea della Golf é la „classica”, rivista per l’ennesima volta. Continua comunque a piacere molto, forse un po’ per il mito che si é creato. „Il carattere” é leggermente agressivo, basta guardare la linea delle luci, ma senza esagerare con l’ambizione, come osano in genere i francesi (cosa che, a parer mio, in genere riesce, ma non sempre).

La velocitá massima non so quale sia (scusatemi). Ero arrivato ai 170 Km/h, quindi a occhio e croce direi sui 180 forse 190 Km/h.
Quello che per me conta tanto in una macchina sono: i freni, la visibilitá, e la tenuta di strada. Soddisfatto di tutti e tre, frena bene, anche se devo ammettere che se fosse la mia macchina comunque cambierei dischi e freni….. é un mio pallino. :)

I consumi non erano bassissimi (sui 7 l/100Km, 95% cittá), ma considerando il traffico insolitamente intenso che mi sono ritrovato non una volta, non mi aspettavo di meno.

Conclusioni: non la prenderei come auto da viaggio o per la famiglia, ma per il resto é un ottima scelta. Un po’ discutibile il prezzo che non ritengo giustificato. Si trova bene in cittá e offre piú spazio e confort di una „mini citycar”.

sabato 30 marzo 2013

Test - Nissan Quashqai 1.5 dCi

 

Where: Rome 
When: 2013.02

_MDF6199_rw_no_CopyAbbiamo avuto modo di provare la nostra Nissan Quashqai questo febbraio a Roma, gentilmente offerto da AVIS autonoleggio. Al momento del ritiro la mia prima impressione è stata: "ma è piccola!" Sopratutto tenendo in considerazione che ci aspettava un soggiorno lungo, oltre alla mia preferenza per le auto di dimensioni medio-grandi ed eleganti. Guardiamola da vicino: il bagagliaio è piccolo! Sicuramente non è progettata per viaggi od escursioni, sopratutto se si è in quattro. La linea è bella, moderna e accattivante: ci piace! È il momento di salire a bordo: il posto di guida è curato e confortevole. Vedere le due gobbette sul cofano è bellissimo. La strumentazione è completa e i materiali non sono scadenti, tuttavia non mi hanno convinto i controlli sul volante (radio, computer e cruise) non posizionati nel posto più ergonomico e con pulsanti di plastica non gratificante al tatto. Un altra pecca il display del computer di bordo che fa vedere poche informazioni a volta, in compenso è facile da gestire e abbiamo i due conteggi indipendenti e azzerabili separatamente.
Il sedile è comodo, il cambio in una posizione adatta è c'è un vano portaoggetti tra i due sedili, magari un po' piccolo.
È arrivato il momento di accendere il motore. Si tratta del 1.5 dCi della Renault, nella versione da 105 cavalli. Ammetto che il motore non mi è dispiaciuto, perché lo conosco bene. :P In ogni caso è un piccolo diesel con 4 cilindri in linea. Un po' rumoroso a volte ma è uno dei motori piú affidabili di questa categoria. La potenza purtroppo non è adatta al peso della macchina e alle sue ruote di grandi dimensioni. Considerando però il fatto che mi sembra tanto un auto fatta per la città possiamo chiudere un occhio. A proposito di città: _MDF6198_rw_no_Copyla Quashqai è piccola agile e molto divertente da guidare. La posizione di guida leggermente più alta rispetto ad una berlina, avvantaggia la visuale.
Come abbiamo detto, il motore non regala prestazioni da sportiva, in compenso l'assetto è molto riuscito: un giusto equilibrio tra comfort e tenuta di strada. La Nissan non si piega molto nelle curve (nemmeno in quelle impegnative) di contro scivola che è una meraviglia con forte tendenza al sottosterzo. A sua difesa posso dire che la vettura in prova ci è stata consegnata con gli pneumatici molto consumati. Questo suo scivolare la rendeva divertente nelle correzioni col freno a mano, operazione che richiede un po' di adattamento, in quanto la leva del freno è un po' più indietro rispetto a quanto si aspetta il nostro corpo.
La Nissan risulta molto comoda anche in autostrada, adatta quindi anche ai viaggi lunghi. Il consumo è superiore a quanto si ottiene con lo stesso motore montato su una Renault Clio, ma comunque molto valido. Fuori città e in autostrada si possono ottenere consumi quasi da utilitaria, ma anche in città, sfruttando tutti i giri del motore :P non sono riuscito a fare una media oltre gli 8l su 100 km.
La velocità massima è sui 180 km/h e gli ci vuole un po' per raggiungerli, tutto sommato però fino ai 160 km/h si trova a suo agio.
Purtroppo non so cosa dirvi dell'abitabilità posteriore perché non ho avuto l'occasione di viverla. ;)

Resoconto:

É una macchina di concezione moderna, una SUV adatta per l'asfalto e la città. Comoda e confortevole e con una qualità di montaggio di tutto rispetto.

Il consumo é contenuto per la categoria. Si sente bene in autostrada (senza troppe pretese), ma non si hanno problemi nemmeno in città. La linea é accattivante e riuscita.

Se non si richiedono prestazioni superiori e più spazio nel bagagliaio, potrebbe essere un ottima scelta.

 

Ringraziamenti:

AVIS Autonoleggio - www.avisautonoleggio.it

Hotel Panama Garden**** - www.hotelpanamagarden.com/

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mercoledì 11 gennaio 2012

La mia auto consuma il doppio!

gasolio1 Può sembrare un errore, un assurdità, ma é vero la mia auto consuma il doppio!!! Nessun problema meccanico, il motore é a posto, la manutenzione regolare. Ma allora come é possibile?
Prima o poi tutte le riviste d'auto riportano i loro calcoli su quanto ci costa fare un chilometro con l'auto. La percentuale maggiore di questo calcolo é la somma spesa per il carburante, ed é questo che m'interessa al momento.
Per curiosità sono andato a vedere i prezzi del gasolio nel 2003 (vedi qui), e la media (a occhio) é sugli 880 centesimi di Euro (0,88 €). Considerando che oggi siamo arrivati a circa 1,750 € (vedi qui), vediamo che é circa il doppio. Quindi se la mia auto era nuova nel 2003, adesso mi costa il doppio fare lo stesso tragitto di strada.

martedì 25 ottobre 2011

Passare con il rosso.

rosso Oggi ho visto una macchina passare con il rosso.
No, non era una vettura in corsa che arrivato al giallo a preferito l’acceleratore al freno, era una vettura ferma. Ferma al semaforo in pole position. Uno di quei semafori dal verde breve ma dove 2-3 auto passano (4-5 contando il giallo). La macchina era li, pronta per la partenza (almeno era quello che credevo), io arrivando vedo che scatta il verde e mi dico “che fortuna! adesso quello parte e passo tranquillo”……. non è andata così. Verde, ma la macchina non si muove, il tempo passa, i secondi sembrano ore, ed ecco il giallo. La macchina inizia appena appena a passare dalla statica alla cinetica e per quando arriva a “partire”, si fa rosso ma lui passa. Io ovviamente mi sono dovuto fermare, ma tutt’ora non capisco i fili conduttori di questa situazione assurda. Perché certa gente ha la patente? Perché si ostinano a guidare?

sabato 6 novembre 2010

Gomme – Senso di marcia

silverstone_ftz_sport_evol_8 Negli ultimi tempi mi é capitato di sentir parlare, da fonti dirette, di pneumatici che si sono aperti (praticamente é rimasto solo il profilo sul cerchione) durante la marcia. In ogni situazione la fortuna é stata che non é successo in autostrada ad alta velocità, altrimenti poteva causare un incidente delle conseguenze anche gravi.

La causa di questo fenomeno é tanto banale quanto pericolosa.

Come ben sappiamo in genere (al giorno d'oggi quasi tutte) le gomme hanno una loro direzione di marcia. Questa é anche segnalata sul fianco dello pneumatico, in genere da una freccia. Molti sanno che questo senso di marcia é dato dalla progettazione dello pneumatico nello specifico dal battistrada o meglio dal suo disegno. Non molti sanno che non é proprio così, e che il senso di marcia di uno pneumatico non si limita a questo.

Preferisco dire che il senso di marcia indicato sul pneumatico indica la direzione in cui si consiglia di montarle per sfruttare le potenzialità della gomma, o meglio indica il senso di montaggio per il quale garantisce il costruttore. Ho detto “consigliato” perché se le si mette al contrario non si offende nessuno, anzi con le gomme termiche (invernali) qualche gommista ingegnoso usa/consiglia di montare le gomme anteriori secondo il verso indicato mentre quelle posteriori al contrario. Giustificano tale consiglio dicendo che la macchina frenerà meglio in discesa.

Non é mia intenzione confermare o sfatare questo mito, bensì di chiarire cosa dobbiamo sempre tenere a mente quando parliamo di senso di marcia (o senso di rotazione, o direzione o verso,...) dello pneumatico.

Innanzi tutto vorrei fare una grande distinzione tra il montaggio di uno pneumatico novo (prima montatura) e uno usato.

Nel primo caso facciamo un po' quello che ci pare (+o-), ma consiglio di seguire le indicazioni del costruttore (anche per le invernali posteriori :) ). Inoltre se usiamo uno pneumatico che non segna il senso di marcia, lo si può montare anche a occhi chiusi. :)

Grande differenza se si tratta di un pneumatico (già) usato!!!!

gomma-bucata E non limitiamoci a pensare alla parola “usato” come sinonimo di acquisto di uno pneumatico usato! Lo pneumatico é usato se é già stato montato sul cerchione e con questo sulla macchina e ha percorso x chilometri. Quindi parliamo di “usato anche quando facciamo il cambio tra le gomme estive e invernali, quando mettiamo una ruota di scorta, quando facciamo “girare” le ruote (o “invertirle” o “fare il cambio a X”, ecc..), ecc..

Purtroppo ho notato molta disinformazione in materia, anche da parte di “esperti”.

Riassumerei dicendo, che per il secondo caso (gomme già usate), MAI, e dico MAI, cambiare il senso di rotolamento!!!!!! Questo é importantissimo!!!!! In caso contrario può capitare anche a voi che il pneumatico si apra tra il lato e il battistrada, come se lo avessero tagliato.

Ma perché succede ciò?

Guardando uno pneumatico vediamo tanta gomma, il disegno del battistrada e la forma. In realtà c'è molto di più. Sotto lo strato esterno si nasconde la struttura portante: la carcassa.

Questa é rinforzata da un intreccio di sottili fili d'acciaio. Senza tale rinforzo lo pneumatico si sfascerebbe in pochi istanti, però bisogna fare molta attenzione a tenerlo “in salute”.

Quando uno pneumatico viene montato sul cerchione e con questi sull'auto, e inizia il suo funzionamento, inevitabilmente tutti i fili d'acciaio si “piegano” in una direzione in conseguenza delle forze applicatevi (un po' come quando non fissiamo la valvola della camera d'aria sul cerchio della bici e con la ruota non gonfia al punto giusto dopo un po' ci accorgiamo che la valvola si inclina). Questo non é un problema, diciamo che la carcassa “si sistema”.

A questo punto se dovessimo invertire il senso di rotolamento, invertiremmo anche le forze agenti sulla carcassa e questo porterebbe a riadattare i fili d'acciaio, ovvero a farli piegare nuovamente ma nella direzione opposta. Chi non ha mai giocato a “tagliare” un fil di ferro con una serie di pieghe inverse l'una all'altra..... ecco qui succede la stessa cosa. I fili strutturali possono cedere e spaccarsi (per l'appunto dove sono maggiormente piegati: nell'angolo tra il battistrada e il fianco dello pneumatico). Spaccatosi la struttura nulla impedisce alla gomma di rompersi.

Quindi ripeto: MAI INVERTIRE IL SENSO DI ROTOLAMENTO!!!!

Per equilibrare il consumo delle quattro ruote molti consigliano di farle “girare”. Questo va pure bene, ma bisogna saperlo fare: La cosa più facile é di scambiare le ruote anteriori con quelle posteriori mantenendo i rispettivi lati (destra con destra, sinistra con sinistra). Questo basta per la stra-grande maggioranza delle auto a trazione anteriore che “mangiano di più” le ruote davanti (e comunque buona cosa, nel caso ce ne sia la possibilità, di bilanciare le ruote ogni volta che si cambiano).

helpPosNegCamber Il cambio incrociato (anteriore destra con posteriore sinistra, …) serve per recuperare anche l'utilizzo disomogeneo delle due metà del battistrada (ovviamente nel caso di un battistrada asimmetrico si cambierebbero le proprietà di funzionamento) . Questo é dovuto all'inclinazione dell'asse verticale della ruota rispetto al terreno (camber), che in auto grandi, ma in genere di impronta più sportiva é abbastanza accentuato. (Mi ricordo di quando su una vecchia Alfa Romeo ho visto il battistrada anteriore che sul lato esterno aveva ancora la profondità in regola, ma all'interno era totalmente liscia)

Quindi: cambiando il lato cambiamo la direzione dell'inclinazione e quindi il lato di usura del battistrada...... si ma a condizione di NON INVERTIRE IL SENSO DI ROTOLAMENTO!!! Cioè: non basta svitare la ruota anteriore destra e metterla al posto di quella posteriore sinistra, perché oltre a non aver risolto niente andremmo ad invertire il senso di rot. dello pneumatico. Per fare correttamente, prima di far cambiare posizione alla ruota, bisogna smontare lo pneumatico dal cerchione e rimontarlo al contrario (quello che era il lato esterno sarà quello interno. Se non vogliamo cambiare posto ai cerchioni (perché quelli davanti sono più belli :) ) allora sarà da montare al contrario sul cerchione posteriore. Non é difficile, l'importante é sempre tenere a mente il senso di rotolamento.

Ricordo inoltre che gli pneumatici hanno una vita definibile in Km oppure con una profondità minima regolata dalla legge, ma non scordiamoci anche della loro età “di calendario”. La gomma tende ad indurirsi e perdere elasticità con il passare del tempo. Una gomma con pochi Km e tanto battistrada, può comunque non andar bene se troppo vecchia (si vedono pure le screpolature nella gomma). Per maggiori info leggi l'articolo sugli pneumatici.

sabato 12 dicembre 2009

NAVIGATORE GPS

In genere so già dove vado, e se devo andare in un posto sconosciuto consulto prima una cartina (su internet), per farmi l'itinerario. Non ho mai sentito la grande mancanza del navigatore satellitare, ma ho pensato comunque di provarlo.
Ho preso un PDA usato con il programma di navigazione IGO Amigo.
Ho subito avuto la possibilità di provarlo in un viaggio medio lungo. La destinazione era conosciuta e la strada la sa a memoria anche l'auto, comunque ho inserito la destinazione.
Il menu del programma é abbastanza facile ed intuitivo, si possono impostare facilmente le varie opzioni, come lingua del programma, voce del navigatore, unità di misura, ecc..
Trovare la destinazione in base all'indirizzo é molto facile, iniziando ad inserire i caratteri della città (o via, ….) automaticamente si escludono i caratteri che non darebbero risultato. La ricerca sulla cartina é un po' più scomoda, perché per trovare il posto preciso dobbiamo ingrandire, ma più si ingrandisce meno si vede (lo schermo é piccolo) ed é più difficile orientarsi. Tutto sommato può essere utile nei casi: “non so che via era, ma era vicino a..”.
Una volta trovata la destinazione, prima di accettare il percorso, possiamo ancora cambiare tipologia di percorso (breve, rapida,...) e modificare delle preferenze (autostrade a pagamento: si/no,.....). Poi click su vai ed eccoci tornati sulla cartina pronti per il viaggio.

Su strada:
Il PDA l'ho posizionato sul parabrezza, un po' come fanno tutti, anche perché non avevo altre possibilità. L'ho messo il più in basso possibile per non disturbare nella visuale.

Il bello del navigatore:
mentre cammini ti fa vedere dove sei e dove vai, cambiando manualmente le dimensioni della cartina puoi anche vedere cosa hai intorno.
Mentre devi raggiungere una destinazione non ti fa vedere la tua velocità attuale (al contrario di quando usi il navigatore senza destinazioni), ma ti fornisce delle informazioni utili, calcolate dal vivo, e quindi sempre aggiornate. Il mio preferito é “l'orario previsto di arrivo”, é ottimo per farci un idea del viaggio. Poi ci sono il tempo e la distanza rimanente per arrivare (così sappiamo quanto dobbiamo ancora guidare). Inoltre in alto ci segnala quanto ci manca al prossimo evento e di cosa si tratterà (cambiare strada, girare, ecc...).
Insomma tutte cose belle, ma a parer mio la grande utilità del navigatore non é solo questo. La parte che mi diverte di più, é che se imposti un itinerario, ma nel frattempo cambi strada, o sbagli ad un incrocio, ad un uscita autostradale, non ci sono problemi, lui ricalcola tutto da capo, ed é di nuovo pronto per darti le indicazioni giuste per arrivare a destinazione.
Purtroppo c'è da calcolare anche qualche inconveniente
: quando c'é un sole forte che arriva molto tagliente nell'abitacolo, può abbagliare il monitor del navigatore in modo che non si vede niente. L'ideale sarebbe riuscirgli a trovare una posizione all'ombra.
Poi c'è da tenere in considerazione l'aggiornamento delle cartine, dei punti d'interesse (POI), ecc.. Al giorno d'oggi ci sono dei tratti che cambiano quasi all'ordine del giorno, una cartina non aggiornata potrebbe dare dei problemi d'interpretazione in questi casi (cercando di capire quale via si stia percorrendo), come anche le indicazioni relative (limite di velocità su quel tragitto, incroci ecc.. Una volta mi sono ritrovato a corre in mezzo ai campi a 130 Km/h dove dava il limite a 30 Km/h. :) :) :) L'aggiornamento può riguardare anche altre informazioni utili come benzinai, autovelox, meccanici, ecc.. anche se questi cambiano più di rado. (é utilissimo per esempio quando si ha poca benzina a fare una ricerca per i benzinai “qui intorno”, di cui ci fa un elenco in ordine di distanza :) )
Un altra cosa da prendere in considerazione é il volume della navigazione che ha un suo limite. In ambiente normale non ci sono certamente problemi, ma ad alte velocità (a meno che non si abbia un ottima insonorizzazione), con i finestrini aperti, o con la radio accesa, si può finire a non sentire niente (neanche gli avvisi per gli autovelox, ecc.). Per evitare questi problemi sono da preferire i modelli con il trasporto dell'audio via FM, così da poterlo sentire semplicemente dall'autoradio.
Per i patiti della precisione c'è da puntualizzare che anche nella ricezione dei segnali dei satelliti si sono fatti notevoli progressi. I modelli più sofisticati sono in grado di calcolare la posizione con un un margine di pochi cm, praticamente a capire anche in quale corsia siamo. Antenne più vecchie, invece possono avere un margine anche di diversi metri.
Quello che ho notato con il mio PDA in prova é che in alcuni casi faceva fatica a capire la posizione precisa e ogni tanto si sbagliava pure. Questo può essere fastidioso nei centri storici delle grandi città, dove confondersi con la via poco distante può farci fare giri inutili.
Inoltre non scordiamoci che trattandosi di antenna e ricezione dai satelliti, le condizioni ambientali e meteorologiche influenzano il funzionamento del navigatore. Io comunque avevo notato delle difficoltà di ricezione, quello più vistoso e che accendendo il programma ci metteva diversi minuti a trovare il segnale (anche 5-10). Poi ho letto da qualche parte che alcuni parabrezza contengono materiali metallici, che possono schermare l'antenna. Una tecnologia molto usata nelle auto francesi. Io appunto ho un auto francese. Allora ho collegato un antenna esterna che con la calamita si tiene sulla carrozzeria della macchina (ultimamente ce l'ho sul tergicristallo :) ) e la sensibilità é migliorata vistosamente: all'avvio prende subito il segnale, non ha problemi nemmeno nelle vie strette: insomma un grande cambiamento. Chi ha di questi problemi, deve optare per un modello con l'attacco per l'antenna esterna.

Insomma, il navigatore é un giocattolino tecnologico che entusiasma all'inizio, e può annoiare dopo un po' (per quelli che all'inizio usano il navigatore anche per andare dal vicino), ma usato quando serve é comunque un supporto utilissimo.

venerdì 11 settembre 2009

Il CB

In un mondo frenetico come il nostro, le cose cambiano sempre, le tecnologie sono in continua evoluzione. Anche le auto sono sempre più tecnologiche, sempre più confortevoli , sempre più sofisticate. Un tempo per telefonare ci dovevamo fermare ad una cabina telefonica, adesso, coi cellulari, neanche ci ricordiamo più quando ne abbiamo usata una l'ultima volta. Centraline elettroniche, internet, GPS, GSM, Bluetooth, Ipod, ecc.. Ma se guardiamo bene, scopriamo che ci sono cose che non sono affatto cambiate, e che continuano a “lavorare per noi” da decenni, senza subire, o almeno non sostanziali, modifiche. Per esempio nei motori continuano a correre i pistoni, alle ruote continuiamo a gonfiare gomme, per i freni usiamo i dischi e/o i tamburi, con le relative ganasce. E allo stesso modo c'è ancora il discorso della radio CB, del baracchino. Una “radiolina” dimenticata da tutti, che nessuno usa più..... come? Nessuno? Ne siamo proprio sicuri? C'è ancora tanta gente che usa ogni giorno queste radio durante i propri viaggi, “aggeggi” che hanno dei vantaggi intramontabili.

Lo sapevate che la mitica ALAN 48 é in produzione dal 1986, e tutt'oggi la possiamo comprare nuova di zecca? Senza nessun cambiamento! Eh si.... ma …. come mai?

Quali sono i vantaggi?

Il vantaggio più grande, di cui nemmeno ci si accorge, é che se abbiamo una radio CB in auto, basta accenderla e funziona! Dico veramente. Non ha bisogno di aggiornamenti al sistema operativo, di driver, della configurazione giusta, non ha bisogno di avere campo, di avere credito o aver pagato la bolletta, ecc.. Basta averla.

Inoltre una radio CB non invecchia mai. Se trattata con cura, é praticamente eterna. Quindi possiamo prenderne anche una usata, per risparmiare qualcosina.

Certo se siamo gli unici ad avere la radio serve a ben poco, ma se ci sono altri intorno a noi, può rivelarsi utilissima. Quindi in più siamo ad usarla, più vantaggi ne avremo. Ci sono tantissime iniziative, piccoli club, e gruppi che la considerano un indispensabile attrezzatura base. Al giorno d'oggi sono sopratutto i professionisti del mestiere ad usarla, i trasportatori, per capirci. Ma c'è tanta gente che la usa anche solo per non sentirsi solo durante i viaggi di lavoro. Inoltre se lo usiamo bene, é un grande aiuto per la sicurezza nei viaggi. Con la radio, possiamo comunicare a “tutti” (a tutti quelli che ascoltano, s'intende) e a sapere in tempo reale, informazioni su disagi, incidenti, condizioni della strada, informazioni per destinazioni, benzinai aperti, ecc..

Una volta, rovistando fra gli “archivi della mia vita”, ho ritrovato due miei vecchi CB. All'epoca li avevo comprati da usato (uno é un ALAN 48, per l'appunto), ma li ho utilizzati poco. Mi son detto: “quasi quasi mi compro un antenna, e lo monto in auto, mi potrà tornare utile durante i viaggi”. Sono andato nel negozio di radioamatori più vicino, e ho comprato un antenna per CB, con il cavo già calibrato e la base magnetica, per poterla mettere e togliere a seconda delle necessità. Certo, un radioamatore come si deve si sentirebbe quasi insultato dalla mia scelta per un antenna tanto basilare, ma in compenso ho speso poco, attorno ai 20€. Da li in avanti, durante i viaggi tenevo la radio sempre accesa, alzando o abbassando il volume a seconda di come mi andava. In genere non ho molti imprevisti durante i miei viaggi, ma mi piazzavo su canali frequentati e rimanevo in ascolto, facevo “l'ascoltone” in gergo. Però mi é anche capitato che notando rallentamenti sempre più insistenti in autostrada, a livello di rimanere fermi, mi sono messo alla ricerca di un compagno di disavventure, trovai subito un camionista che procedeva nella mia stessa direzione, ma era dietro di me di circa 1 Km e anche lui cercava info. Ma siccome chi cerca trova, abbiamo trovato altri camionisti, che ci hanno confermato che la coda non durava molto e conveniva rimanere in autostrada. Siamo rimasti ed é andata bene. Che bello trovare aiuto in queste situazioni. :)

Altre volte ho usato il CB se andavamo con amici, con due macchine: davo agli altri il secondo CB (un portatile) e cosi ci potevamo comunicare senza problemi e senza perderci.

Non voglio addentrarmi in “tecnicismi” parlando di che portata ha un CB, di come scegliere l'antenna, di come la potenza influisce la copertura, di quali canali e/o sotto canali conviene trattare, di cosa é legale e cosa non lo sia, pure perché non sono un esperto in materia.

In 2 parole: la portata (sia ricezione che trasmissione) dipende dalla potenza dell'apparecchio, dall'antenna, dal paesaggio e anche dalle condizioni atmosferiche. Per dare un idea, io con la mia configurazione (apparecchio da 4W, totalmente legale) ho calcolato circa 3-5 Km in città, e circa 10-15 in autostrada (in pianura).

Se vi viene voglia di conoscere e/o riscoprire questo mondo, cercando, su internet si trova tanto.

In Italia per “parlare” con apparati radio CB, bisogna dichiarare e pagare un tot all'anno (attorno ai 12€).




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